Le questioni etiche di fronte all'adozione internazionale

Cos'è l'adozione internazionale? Si tratta di un tipo di adozione che coinvolge protagonisti da più parti del mondo, con nazionalità diverse. In questi casi i genitori e il bimbo adottato sperimentano una condizione speciale che va oltre la biologia, e che coinvolge l'incontro tra classi socioeconomiche, razze, religioni, etnie, nazionalità e bagaglio culturale diversi. Dato che si tratta di una soluzione estremamente costosa, il caso più frequente vede richiedere l'adozione da parte di famiglie bianche e privilegiate di paesi ricchi, di bambini provenienti da famiglie disagiate di paesi meno fortunati. Questo fatto ha creato negli anni purtoppo delle controversie intorno al meccanismo dell'adozione internazionale, che alcuni vedono come un terribile sfruttamento di esseri umani disagiati, piuttosto che una forma di aiuto nei confronti dei bimbi bisognosi di questo mondo.

Probabilmente alla base di questa visione c'è la considerazione che, purtoppo, spesso la condizione di disagio di alcuni paesi del mondo è da attribuirsi in parte alle scelte politico economiche dei paesi più potenti, quindi gli stessi governi che dovrebbero regolare il processo dell'adozione sono in un certo senso responsabili della povertà del bimbo.

D'altra parte non si può negare che la decisione di adottare un bambino sfortunato se si ha qualcosa in più da offrire rappresenti per una famiglia un grande atto di responsabilità e solidarietà nonché una enorme fonte di gioia. Il tutto deve
essere ovviamente regolato da leggi rigide e controlli severi, per evitare la compravendita di esseri umani. Ecco perchè l'adozione dichiede anni di tempo e mille verifiche, e diventa spesso snervante per le persone coinvolte.